Impatto della strategia urbana
Impatto della strategia urbana
L'impattodegli interventirealizzati
L’impatto della strategia urbana a livello urbano-alloggiativo si misura prevalentemente sulla capacità del progetto sulle infrastrutture di innescare un processo di recupero del centro storico in termini di numero di abitanti, persi negli anni per i motivi precedentemente descritti. Ma tiene conto delle caratteristiche del centro storico di Ascoli Piceno, evidenziate nei precedenti paragrafi, fra cui la stretta relazione fra gli elementi edilizi differenti, sia quelli più rappresentativi sia il tessuto di edilizia cosiddetto “minore”. Pertanto, una riqualificazione orientata a garantire nuove modalità di fruizione di alcuni edifici specialistici coinvolge l’intero
centro storico e dei suoi abitanti che ne potranno apprezzare le nuove opportunità
in termini di accesso ai servizi.
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Urbano-alloggiativo
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Energetico ambientale
La Strategia energetico ambientale trae la sua origine dal ripristinare un equilibrio,
seppur complesso, tra qualità del costruito, fruibilità degli spazi aperti,miglioramento della qualità della vita e contenimento dei consumi energetici. Una
sfida complessa nell’ambito della rigenerazione urbana del centro storico di Ascoli
Piceno che trova, nelle azioni progettuali previste, la capacità di sfruttare la
anisopotria dello spazio aperto e la sua capacità connettiva per risolvere la
frammentarietà di un sistema di aree centrali attraverso interventi puntiforme e
diffusi (agopuntura ambientale). Inoltre, si è cercato il superamento della
classificazione canonica dello spazio aperto (piazza, slargo, giardino, etc.) grazie a
soluzioni progettuali ibride e adattive, garantendone l’articolazione per accogliere
fruizioni diversificate nello spazio e nel tempo ed aprendone l’utilizzo ad una
molteplicità di fruizioni commerciali-sociali. Non ultima, si è voluta recuperare la
valenza ecologica-ambientale della rete degli spazi aperti, cercando di
salvaguardare l’aumento di permeabilità e biodiversità.
La rete dei percorsi definiti dalla strategia si innesta su quella esistente producendo un effetto di maggiore efficienza e integrazione. La quantità e la qualità delle percorrenze e delle nuove accessibilità innerva tutto il sistema urbano del centro storico e lo riconnette con le aree limitrofe. Agire contemporaneamente sull’infrastruttura e sulla comunicazione consente di informare i cittadini sulle nuove opportunità di percorsi, sharing e utilizzo di mezzi pubblici agevoli e flessibili, permettendo di superare parzialmente il problema dell’uso eccessivo del mezzo privato. Tutti gli interventi sugli edifici e sugli spazi aperti mirano all’eliminazione delle barriere architettoniche, completando l’adeguamento già iniziato
dall’Amministrazione sia sugli edifici pubblici che sull’accessibilità degli spazi
antistanti gli esercizi commerciali lungo le principali vie cittadine.
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Mobilità/accessibilità e fruibilità urbana
04
Culturale
La strategia urbana è stata studiata per implementare azioni di recupero del
patrimonio storico-artistico inutilizzato da destinare a nuove funzioni; ciò
rappresenta un modello di buone pratiche di riuso che ha un impatto positivo sugli
aspetti culturali in generale e sulla conservazione del costruito, presupposto
essenziale per gli interventi di valorizzazione all’interno del centro storico. Questo
contribuisce a sedimentare una consapevolezza diffusa che la riqualificazione della
città, vada concepita non come mera sommatoria d’interventi edilizi in risposta a
singole questioni o criticità inerenti singoli aspetti quali la residenza o le
infrastrutture, ma come risposta complessa, articolata ed integrata all’insieme delle
problematiche che scaturiscono da una concezione dell’agglomerato storico come
luogo-sistema di relazioni socio-economiche dove il tema della qualità delle
relazioni umane, della qualità ambientale dell’ecosistema urbano, della valenza
culturale delle iniziative, assumono tutti la stessa importanza ai fini dell’esito finale
A fronte delle significative criticità occupazionali, economiche ed imprenditoriali che il Cetro Storico sta attraversando, la Strategia urbana consentirà di impattare in maniera significativa, generando i seguenti outcome:
– maggiore prossimità dei servizi e delle attività commerciali ;
– maggiore sostenibilità dei modelli di business delle attività economiche;
– sviluppo di un’azione dimostrativa ad alto impatto , replicabile/esportabile anche in altri contesti urbani;
– riattivazione del tessuto economico ed avvio di un nuovo processo di filiera integrata ;
– sviluppo del tessuto imprenditoriale di Ascoli Piceno;
– creazione di nuova occupazione di qualità per i cittadini residenti;
– maggiore capacità di attirare competenze, creatività e idee ;
– sviluppo di competenze distintive nel territorio, capaci di generare processi sostenibili di innovazione;
– maggiore integrazione tra l’offerta e la domanda di innovazione, sia pubblica che privata;
– maggiori capacità per una gestione attiva del cambiamento;
– accresciuta capacità di attrarre investimenti/finanziamenti pubblici e privati complementari;
– potenziamento dell’infrastruttura e dei risultati della ricerca;
– valorizzazione dei risultati delle attività realizzate dal punto di vista industriale ecommerciale;
– sviluppo di PPP in grado di migliorare la governance pubblica dell’innovazione;
– avvio di nuove realtà imprenditoriali impact based e market-oriented,;
– ampliamento dell’offerta di turismo accessibile;
– opportunità formative, occupazionali e di sviluppo di life skills
05
Economico finanziario
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Tecnologico, digitale e processuale
La Strategia ha l’obiettivo a medio-lungo termine di implementare uno strumento
innovativo di monitoraggio urbano (UCC, Urban Control Center) in grado di
supportare il decisore pubblico tanto nella pianificazione urbana quanto nel
monitoraggio degli impatti delle policy urbane. In questo senso, la smartness che il Comune di Ascoli Piceno intende adottare si fonda su un processo di cambiamento evolutivo in grado di accompagnare le trasformazioni in atto e raccontare l’idea di cambiamento, sociale ed economico, che il progresso e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione stanno producendo nei contesti urbani.
Digital city, knowledge city, ubiquitous city, ma anche sustainable city e well-being
city sono solo alcune delle definizioni che nel corso degli ultimi decenni hanno descritto, da diverse prospettive e punti di vista, l’innovazione che ha caratterizzato
i contesti urbani. Del resto, la grande montagna di dati che la pervasività delle tecnologie e la rivoluzione digitale ci consegnano quotidianamente abilita ad introdurre il concetto di “sentient cities”, ossia di città che in maniera oggettiva e/o soggettiva acquista capacità sensoriali e/o di elaborazione cognitiva. I dati diventano quindi risorsa con la quale costruire nuove soluzioni, migliorare ed innovare i servizi esistenti, acquisire standard e sostenibilità in campo ambientale, energetico, sicurezza, … Il dato quindi come entità valoriale in grado di fotografare e raccontare la situazione “as is” e real-time di una città ma anche in grado di prevedere comportamenti, predire situazioni di criticità e costruire sistemi di supporto alle decisioni utili ad enti istituzionali ed amministrativi.
Obiettivo generale degli interventi di rigenerazione urbana e di riqualificazione
infrastrutturale, promossi dal Comune di Ascoli Piceno, è incrementare il benessere
dei cittadini residenti rafforzando l’assetto e la funzionalità dell’eco-sistema urbano
sociale, relazionale, economico e culturale. L’impatto sociale è il beneficio per la comunità, ottenuto attraverso investimenti capaci di trasformare le azioni economiche in una filiera generativa di valore sociale. Considerato che il paradigma di riferimento degli interventi descritti è il welfare generativo, attraverso l’adozione di politiche e “prassi generative”, si creano inevitabilmente, “esiti generativi”. Attraverso le azioni sinergiche descritte nei diversi interventi, promosse da un partenariato con competenze multidisciplinari, si intende “rigenerare” le risorse già disponibili, responsabilizzando i beneficiari diretti degli aiuti, al fine di aumentare il rendimento degli interventi stessi e delle politiche sociali a beneficio dell’intera collettività. In questo modo sono promosse soluzioni capaci di trasformare le
risorse a disposizione, puntando sull’innovazione delle risposte e non solo sul loro
efficientamento.